sabato 13 febbraio 2016

Da "LIsiat" alla Cooperativa: il cuore del Borgo Mulini Nuovi (parte prima)

Anni '60. Incrocio tra strada Albareto e strada del Naviglio con veduta in direzione di Mode­na. Nella casa in primo piano c'era la tabacche­ria-alimentari “Testoni” che forniva il rione di ogni genere e il bar Ferrari “Lisèt” che dispone­va di una sala al pri­mo piano col bigliardo. Sullo sfondo la”Cà Vecia” storica abitazione popolare e sede di alcune attività come il nego­zio di barbiere di “Gino ed Enzo”, di “Ivo Bo­relli” il materassaio, di “Jusfèt” il calzolaio. Tra le due case, per un certo periodo, ci fu un piccolo campo da bocce. 


Anni '70. Veduta di via Albareto, in direzione Albareto, dal calzolaio " Calice"


Anni '70. Veduta dell'incrocio di via Albareto all'altezza dei Mulini Nuovi. Il canale è ancora scoperto e sullo sfondo si intravede la "Cà vecia".



1957. Spettacolo teatrale all'interno della Polisportiva dei Mulini Nuovi


Il capannone Borsari con davanti il moto­carro che serviva per approvvi­gionarsi del materiale quando l'urgenza non permette­va di aspettare i fornitori. Spesse volte tra­sportava verghe di metallo lunghe 6 metri che sporgevano interamente dalla sagoma del mezzo. All'interno del cortile il Fiat 750 di Aldo Della Monica.

Interno del capannone: in questa foto, del­la fine degli anni '70, sono visibili alcuni tronconi di elevatori da assemblare. 

foto dell'Immediato secondo dopoguerra. Sullo sfondo "Casa Garuti" in via Albareto quasi di fronte alla sede della Cooperativa.

1945, foto Roli. Alcuni ragazzi abitanti del rione in posa su un ponte pedonale del canale Naviglio










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